Oggi si parla di un classico: la Carbonara (con la C maiuscola). Una di quelle preparazioni spinose, dove, se cambi anche uno solo degli ingredienti stabiliti dalla tradizione più consolidata rischi di incorrere nella famosa blasfemia culinaria. Con tanto di insurrezione da parte dei custodi delle preparazioni tipiche.
Allora metto subito le carte in tavola: questa non è la carbonara dei puristi della tradizione ma è la mia personalissima interpretazione.
L’ispirazione quando arriva arriva
Questa preparazione trova posto qui per svariati motivi.
Innanzi tutto è stata eletta come la portata principale di una delle prossime cene estive che ospiterò a casa. E già, il fatto che si parli di “cena estiva” e “carbonara” ha un che di poetico, inserendo in questo post un ossimoro tra i più golosi della storia. Ma d’altronde, per le cose buone non c’è stagione.
Dopo un brainstorming a distanza tra i partecipanti e proposte di svariati menù, più o meno succulenti, più o meno gourmet, la scelta finale è ricaduta sulla carbonarona nazionale.
Ora, con questa interessante decisione ormai presa, sono partita per le vacanze.
E l’idea della pasta si è ripresentata, puntuale come un orologio, durante il bagno in mare delle 10.00 del mattino.
Questa volta ho deciso di ignorare la solita vocina che continua a dirmi “sì, ma…potresti pensare a qualcosa di meglio, ma la carbonara la sanno fare tutti, pensa a qualcosa di più elaborato”.
In fondo, se il pensiero di uno spaghettone corposo e cremoso, con una carbonara a modo mio, arricchita dai fiori di zucca, mi ha fatto venire l’acquolina stamani, in mezzo al mare, alle 10.00, magari potrebbe fare lo stesso effetto anche a qualcun altro.
Ma chi ha detto che la carbonara è semplice?
La Carbonara arricchita dai fiori di zucca. Buona e semplice. Semplice…semplice?
E così, via, in mezzo all’Adriatico ho iniziato a cucinarla nella testa.
Ho immaginato l’ordine in cui lavorare gli ingredienti per ottenere la cremina. Ho pensato al formaggio con la giusta sapidità da scegliere per dare un tocco personale e per quale carne optare.
Infine, e questo è venuto da sé, senza che mi dovessi sforzare troppo, si sono aggiunti i fiori di zucca a striscine appena saltati in padella, che hanno dato un tocco di colore e di stagionalità, a cui proprio non riesco a rinunciare. Se questa preparazione l’ho pensata in mezzo all’acqua, è stata la prima cosa che ho preparato una volta tornata a casa.
Diciamo che ho fatto una prova generale (che ho mangiato con gusto, ovviamente).
Spaghetti alla carbonara con i fiori di zucca
Per fare questa “semplice” pasta, visto che gli ingredienti sono pochi, è necessario scegliere i migliori. A cominciare dalla pasta.
Ecco così arrivare lo spaghettone di Gragnano IGP. Quello trafilato al bronzo, che già quando esce dal pacchetto sembra ruvido e coperto di farina e che quando sarà cotto rimarrà corposo e creerà quella crema ricca di amido che raccoglie i sapori e li fa sciogliere in bocca.
Poi c’è il rigatino. Sì, niente guanciale: troppo grasso. Niente pancetta affumicata in vaschetta (…il mio ospite avrà da ridire su questo, ma per te posso fare una versione personalizzata :)).
Ho scelto il rigatino toscano, con 2 parti di grasso e una di magro, ben stagionato, salato e pepato a dovere.
Per il formaggio…facciamo 50 e 50. Sì, 50% di pecorino toscano stagionato e 50% di Grana, giusto per addolcire e mitigare leggermente il sapore forte del pecorino.
E poi: tuorli di uova fresche, fiori di zucca appena colti dall’orto e, ovviamente, immancabile, pepe nero macinato al momento.
Carbonara a modo mio, a noi 2!
P.S.: per gli ospiti che leggeranno: non è proprio detto che la rifaccia uguale uguale e potrei esonerarvi dal fiore di zucca, dal pecorino toscano ecc…
In ogni caso, vi assicuro che come prova generale non era niente male!
Carbonara con fiori di zucca
Ingredienti
- 350 g di spaghetti (per me di Gragnano)
- 180 g di pancetta tesa stagionata
- 3 tuorli d'uovo
- 50 g di Grana
- 50 g di pecorino toscano (stagionato e grattato)
- 16 fiori di zucca freschi
- pepe nero macinato al momento
Preparazione
- Tagliate la pancetta a listarelle sottili e mettetela a cuocere in padella fino a che non diventa leggermente abbrustolita e colorata.
- Nel frattempo, pulite i fiori di zucca togliendo le foglioline intorno alla base del fiore e il pistillo interno. Lavateli e tagliateli a striscioline.
- Appena pronta, togliete la pancetta dalla padella e, nella stessa, usando la parte grassa rilasciata dal rigatino, fate saltare velocemente a fuoco vivo i fiori di zucca, aggiungendo un pizzico di sale.
- Versate gli spaghetti in abbondante acqua salata e lasciate cuocere.
- Nel frattempo, in una ciotola, preparate una crema con i tuorli d'uovo, il pecorino e il Grana alla quale aggiungerete un paio di cucchiai di acqua di cottura degli spaghetti.
- Scolate gli spaghetti tenendo da parte un po' di acqua di cottura e fateli saltare in padella con la pancetta e i fiori di zucca.
- Versate gli spaghetti nella ciotola con la crema di uovo e amalgamate bene con una forchetta, ovviamente fuori dal fuoco.
- Disponete sul piatto e macinate abbondante pepe nero.
- Se volete e vi piace, potete aggiungere anche un'ulteriore spolverata di formaggio grattato.