A casa mia la domenica è il giorno dedicato ai pranzi più “elaborati”.
Niente di che, intendiamoci, ma complice il maggior tempo da dedicare alla cucina, la domenica torniamo alla tradizione in cui non può mancare la pasta fresca, il secondo di carne e, ovviamente, il dolce.
Mi sarebbe davvero piaciuto proseguire l’usanza e far diventare la domenica la giornata della mia famiglia.
Avrei voluto dedicare il fine settimana allo studio di un menù speciale, alla scelta dei migliori ingredienti nei mercati, nelle fattorie o nelle aziende agricole. Mi sarebbe piaciuto perdere la cognizione del tempo, intenta nella preparazione di ricette della tradizione o di qualche nuovo piatto. Avrei potuto riservare alla domenica le ricette del mio libro preferito, quelle che ho contrassegnato con piccoli post-it sgargianti, per ricordarmi di provarle prima possibile.
Purtroppo però, per svariati motivi, non ho avuto questa opportunità e così il pranzo domenicale è diventato un appuntamento fisso a casa dei miei, dove da diversi anni arrivo come ospite, quando ormai è tutto pronto.
A volte succede però che la cuoca di casa abbia dei vuoti di ispirazione. Ecco allora arrivare la richiesta di un consiglio che le tolga, se non il carico della preparazione, almeno quello della programmazione del menù.
“Cosa si fa domani da mangiare?”.
So già che quella domanda, la maggior parte delle volte, ne nasconde una seconda, più precisa, che riguarda il secondo. La preparazione di piatti creativi a base di carne è la sfida settimanale da superare.
Forse è proprio per l’atteggiamento ambiguo nei confronti di questo ingrediente oppure perché sono una carne-dipendente, che i secondi piatti sono diventati il mio cavallo di battaglia. Così, alla richiesta di soccorso sul menù di qualche settimana fa, ho deciso di rispondere materialmente.
Il rotolo di agnello arrosto ed il maiale Grigio del Casentino
Ispirandomi a riviste e libri, che ormai occupano ogni angolo del mio appartamento e seguendo gusti squisitamente personali, mi sono cimentata in una delle preparazioni che più mi soddisfano. Un arrosto a bassa temperatura a base di maiale del Casentino e agnello.
Ovviamente senza far mancare i sapori delle mie parti: il condimento per arrosto rigorosamente fatto in casa, il finocchio selvatico e l’aglio.
Il maiale del Casentino è una specie autoctona. Ho sempre sentito dire che il Grigio del Casentino è un incrocio tra un cinghiale ed un maiale. Forse questa diceria è data dal fatto che il Grigio del Casentino ha in effetti un manto di colore scuro o forse perché la carne è particolarmente magra.
Quello che so, in ogni caso, è che viene allevato allo stato brado ed ha una filiera cortissima: spesso lo si acquista direttamente dall’azienda agricola che ne cura l’allevamento. Il suo utilizzo è in grado di apportare una notevole differenza ad un normale piatto di carne, dato che la carne è particolarmente saporita.
Arrosto di agnello ripieno di Grigio in porchetta
Ingredienti
- 600 g di costata di agnello (disossata)
- 600 g di capocollo di maiale oppure 600 g di macinato di maiale
- 6 spicchi di aglio
- misto per arrosto (Sale, pepe, aglio, salvia, rosmarino)
- semi di finocchio
- sale
- pepe
Preparazione
Prima di iniziare
- Se avete scelto di acquistare capocollo a fette, tritate la carne a coltello.
- Preparate il misto per arrosto tritando insieme sale, pepe, aglio, salvia e rosmarino.
Per la preparazione dell'arrosto
- Aprite il più possibile la costata, in modo da ottenere un rettangolo di carne e cospargetelo con il misto per arrosto fino a che non sarà ben condito.
- Condite la carne di maiale che avete tagliato a coltello (o il macinato) con mezzo spicchio di aglio tritato, un pizzico di semi di finocchio, sale e pepe.
- Spalmate il macinato di maiale così condito sulla carne di agnello.
- Dopo averlo steso, create su un bordo del vostro rettangolo di carne una striscia con rametti di finocchio selvatico essiccato e spicchi di aglio. Quando arrotolerete la carne, il finocchio e l'aglio dovranno essere al centro della carne proprio come nella porchetta.
- Arrotolate la costata in modo che il condimento di aglio e finocchio finisca nel centro del rotolo e legare bene con dello spago.
- Avvolgete il rotolo nella carta da forno formando una caramella ed infornate a 150° per almeno 3 ore e mezzo.
- Verso fine cottura, togliete il foglio di carta forno ed aumentare il calore a 200° in modo che sulla parte esterna si formi una crosticina colorata.
- Sfornate, togliete lo spago, tagliare a fette e servite la carne ben calda irrorandola con il sughetto che sarà rimasto nella teglia.