Crostata salata al Grana con salsiccia e zucchine

Vi è mai capitato di avere un languorino e trovarvi inconsapevolmente a pensare a salatini, patatine, e sfiziosità croccanti (e poco salutari)?

Sono abbastanza sicura della risposta per poter proseguire.

E vi è mai capitato che quella voglia si facesse così prepotente che il vostro cervello, a tradimento, vi fa quasi sentire la consistenza di quei cibi facendovi venire l’acquolina in bocca?

Ecco…se ci siamo, provate ad immaginare tutto questo, in un venerdì pomeriggio sul finire dell’estate. In ufficio. Mentre state scontando le ultime due ore della vostra condan…(oops)…giornata lavorativa.

Ad aggravare questa situazione, già fastidiosa di per sé, potete anche aggiungere una parte dei vostri colleghi che, ad un certo punto, decidono di animare la pausa caffè pomeridiana proprio con le suddette patatine e salatini. Come immaginerete, questo vi sottoporrà ad un’ulteriore tortura (se già l’ufficio di venerdì pomeriggio non bastasse), specialmente nel momento in cui inizierete a sentire il rumore tipico di schifezze sgranocchiate.

Eh sì, perché a quel lauto banchetto non siete stati direttamente invitati e quindi non vi rimane che continuare ad immaginare il sapore di paprika e sale nella vostra bocca. Guardare, ascoltare ma non toccare.

Malgrado l’enorme disagio che una situazione del genere può provocarvi (e ve ne provocherà, parola di chi ha provato), io ho scelto di utilizzare questo momento “di sofferenza” per scatenare la creatività.

Già, perché in quei momenti di disperazione in cui tutto ciò che vorresti è una, solo una, di quelle patatine sotto i denti, il cervello continua il suo lavoro e inizia a farti immaginare altri sapori, altre consistenze e piano piano costruisce un’idea precisa.

Quel giorno l’idea si è concretizzata in una crostata salata a base di formaggio, verdura e carne.

Volevo un involucro saporito e croccante, un interno morbido e delicato di verdure, con il tocco sapido della salsiccia abbrustolita ma anche la cremosità di un formaggio morbido che amalgamasse bene i sapori all’interno.

Essendo, appunto, all’inizio di settembre e iniziando già a sentire il cambiamento, accendere il forno e mescolare sapori estivi ed autunnali è stato un passaggio assolutamente naturale.

E così, alla fine, quel venerdì di tortura, si è concluso con un rapido salto al supermercato per acquistare i pochi ingredienti di cui avevo bisogno, con un impasto veloce e con una deliziosa crostata salata al Grana con zucchine e salsiccia.

La crostata salata al Grana

Come ho già avuto modo di raccontarvi, poco tempo fa ho acquistato in edicola uno speciale dedicato a quiche e torte salate. Ma, come avrete capito, è più forte di me, non riesco mai a seguire le ricette indicate.

Quel venerdì in particolare, le sensazioni che volevo provare addentando la crostata salata erano così intense e precise che non ho potuto fare a meno di assecondarle.

E così, per creare l’involucro della mia crostata, ho scelto una pasta brisée arricchita con del Grana che ha conferito la sapidità che mi aspettavo.

Questa base l’ho imparata qualche anno fa ad uno dei corsi di cucina che ho seguito. L’ho utilizzata diverse volte per farne dei biscottini al formaggio aromatizzati con erbette e spezie da servire come aperitivo.

Si tratta quindi di una preparazione testata e collaudata, che questa volta, però, ho provato sotto forma di base per torta salata.

Il ripieno di zucchine e salsiccia, amalgamato con poca ricotta per dare un tocco di cremosità in più, ha fatto il resto.

Se proprio devo trovare un difetto alla mia preparazione, forse è il fatto di averla messa in una teglia a cerniera un pò troppo grande per la quantità.

Avrei voluto fare uno strato più consistente di morbido ripieno ma…che dire, la prossima volta andrà meglio!

Alla fine la mia crostata al Grana con zucchine e salsiccia è stata comunque un successo: provare per credere!

P.S. Colleghi, non ho nulla contro di voi (ma vi informo che sentirvi sgranocchiare patatine è stato tremendo!). In ogni caso, nessun problema. Anzi se l’epilogo sono questi buoni risultati, continuate pure a farmi gola, siete il mio migliore stimolo alla fantasia! (Nel caso qualcuno leggesse e volesse chiedermi un assaggio: non ci sperate! :P. A meno che, ovviamente, non seguiate la ricetta e ve la prepariate con le vostre mani!)