Ebbene sì, ho vissuto a Siena per 5 anni, ma i pici sono decisamente una new entry nel mio repertorio culinario, ecco perché voglio dedicare un intero articolo a come fare i pici agli asparagi, selvatici, nel mio caso.
Apro con questa dichiarazione imbarazzante, confessando così di non aver mai goduto a pieno della vita senese, né delle sue ottime risorse dal punto di vista della cucina.
Purtroppo nel momento in cui ho vissuto lì, ero troppo intenta a focalizzarmi sul Casentino, l’unico posto che riuscissi a riconoscere come “casa”.
E così, in 5 anni, non ho fatto altro che cercare di organizzare piani di studio in cui, spesso, l’interesse per un insegnamento è stato sacrificato in favore di un’organizzazione dei tempi migliore. Migliore a quel tempo significava riuscire a rimanere fuori casa per il minor tempo possibile ed essere in perfetta linea con gli orari degli autobus della tratta Siena – Arezzo.
Siena e le sue crete e la cucina toscana
Oggi, se ripenso a quel periodo, ho dei buoni ricordi.
La casina piccola ma accogliente in via di Castelvecchio, sul cucuzzolo più alto di Siena.
La mia coinquilina Serena che ho incontrato la prima notte che sono rimasta a dormir fuori e con cui ho vissuto per i successivi 5 anni. Le nostre “vasche” giornaliere nel corso principale prima di cena, la pizza fatta in casa del mercoledì sera.
Il divanetto in legno e velluto verde più duro e scomodo della storia, ma che faceva “casa” e che ci ha fatto compagnia e riunite nella cucina per anni.
E mi ricordo la cosa migliore del viaggio: le crete senesi, un paesaggio infinito di colline morbide e arrotondate che cambiano colore con le stagioni.
Li ho visti tutti: il grigio dell’inverno con la brina che ricopre la terra scura, il verde brillante ad aprile, l’oro di agosto, il marrone caldo ed invitante di ottobre.
Oggi, se ripenso a quel periodo, non posso far a meno di sorridere pensando quanto, in pochi anni, le cose possano ribaltarsi.
Sì, perché oggi forse non correrei più verso casa così velocemente e non metterei più in secondo piano gli insegnamenti solo per rientrare prima.
Oggi non insisterei cercando di convincere anche me stessa che quello dove sono nata è l’unico luogo ed il migliore in cui poter vivere. Oggi sarei molto più disposta a considerare “casa” un luogo che sento mio, dove riesco a trovare un equilibrio, indipendentemente dai chilometri che lo separano dal Casentino.
Nessuno ha la capacità di tornare indietro, ma tra le mani abbiamo la possibilità di modificare e rendere migliore quello che abbiamo davanti.
I pici toscani agli asparagi: non chiamateli spaghetti
Dicevo, i pici sono entrati davvero da poco nell’elenco delle mie preparazioni, ma è stato subito amore.
Dei pici me ne sono innamorata una sera d’inverno, ad uno dei tanti corsi di cucina che ho frequentato, dove ho imparato che farli era così semplice!
Le pochissime volte che li avevo mangiati, avevo preferito comprarli, rinunciando alla loro preparazione ancora prima di provare, pensando che fosse impossibile.
Ma, come dico spesso, la semplicità della cucina è la cosa che più mi sorprende e me la fa amare.
I pici sono una preparazione antica e appartenente alla cosiddetta cucina povera.
Si preparano con sola acqua e farina dando loro la forma di lunghi spaghettoni che si ottengono lavorando ed allungando la pasta con i palmi delle mani.
Nonostante la mancanza delle uova, non hanno niente da invidiare alle loro sorelle pappardelle, tagliatelle o maltagliati. La corposità data loro dalla forma e il loro sapore neutro consente di abbinarli ai condimenti più disparati: dalle briciole di pane al ragù di anatra.
Una delle versioni più famose dei pici, tipica della zona del senese, sono i pici all’aglione (e non mi dite che anche voi siete di quelli che pensate che si chiamino così perché contengono tanto aglio! Sono preparati con una varietà particolare di aglio, dal sapore molto più delicato, ma poco diffuso e coltivato solamente in pochissime zone).
Per questo post ho invece optato per gli asparagi, in particolare quelli selvatici, proponendovi così una mia versione dei pici agli asparagi selvatici accompagnati da una cremina di pecorino, giusto per dare una spintarella al gusto!
Buon appetito
Pici con asparagi selvatici e crema di pecorino
Ingredienti
Per i pici
- 150 g di farina 00
- 100 g di semola
- sale
- acqua
Per il condimento
- 200 g di asparagi selvatici
- 150 g di pecorino semistagionato grattugiato
- 75 g di panna fresca
- olio
- sale
- pepe
- peperoncino
Preparazione
Preparate i pici
- Disponete le farine a fontana, aggiungete il sale ed iniziate ad incorporare acqua fino a che non avrete ottenuto un composto morbido ma consistente.
- Lavorate bene con i palmi delle mani: il composto non dovrà attaccarsi al piano di lavoro e non dovrete fare troppa fatica per schiacciarlo.
- Una volta che sarà omogeneo e della giusta consistenza, avvolgetelo nella pellicola trasparente leggermente unta e lasciate riposare una ventina di minuti.
Preparate gli asparagi.
- Pulite gli asparagi selvatici tagliando a pezzi più piccoli i gambi e lasciando le punte più lunghe.
- Iniziate facendo stufare in padella con olio, sale, pepe e qualche cucchiaio di acqua i gambi, aggiungendo, pochi minuti prima di spegnere anche le punte in modo che rimangano croccanti.
Preparate la salsa al pecorino
- Portate la panna a 85° circa (se non avete un termometro, basterà togliere la panna dal fuoco poco prima che raggiunga l'ebollizione).
- Versate il pecorino grattato e amalgamate bene con una frusta fino ad ottenere una crema omogenea.La crema non dovrà presentare grumi o granulosità. Nel caso potete riportarla sul fuoco bassissimo e preferibilmente non a contatto diretto con la fiamma, in modo da non far stracciare il formaggio.
Formate i pici ed ultimate il piatto
- Con la pasta preparata in precedenza formate i pici.Io taglio piccoli pezzetti di pasta e poi inizio ad arrotolarli con i palmi delle mani tirando leggermente per formare dei cordoncini di pasta.
- Se questa è ben lavorata sarà molto elastica e non avrete problemi ad allungarli senza romperli. Non avrete bisogno di farina aggiuntiva, eventualmente, se si attaccano troppo, utilizzate dell'olio per lavorarli.
- Una volta formati i pici, metteteli su un piano con abbondante semola per non farli attaccare tra loro.
- Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e fate cuocere i pici per 2/3 minuti dall'ebollizione.
- Scolateli mantenendo un pò di acqua di cottura e fateli saltare nella padella in cui avrete cotto gli asparagi in modo che si insaporiscano bene.
- Disponete la crema di pecorino a specchio sul piatto e adagiate sopra una porzione di pici saltati negli asparagi.
- Decorate con qualche punta di asparago selvatico ed una macinata di pepe nero fresco.
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